I DUE REGNI

di Lorenzo Parolin[L8/905]

 

Esiste forse qualcuno di livello elevatissimo capace di programmare sette miliardi e mezzo di individui facendo in modo che ciascuno di essi ottenga per sé il meglio possibile e che trovi nel contempo collocazione appagante dentro una struttura collettiva ben ordinata di dimensioni mondiali?
Sì, questo qualcuno si chiama Dio e la costruzione maestosa da Lui progettata si chiama Regno di Dio . Si tratta del piano divino posto in essere per neutralizzare il Peccato Originale dell’uomo e la ribellione degli angeli capeggiata da Lucifero. Il tutto, continuando a rispettare la libertà iniziale (il libero arbitrio) donata alle creature. Di questo piano fanno parte i misteri del Natale, della Pasqua, della Pentecoste; ne fanno parte realtà come la Chiesa, la convivenza col Maligno, la morte come accesso a vita nuova e il ritorno di Cristo come Re trionfatore.
Le regole auree che assicurano l’instaurarsi nel mondo del benessere generale, della pace e della giustizia sono l’amore reciproco e il perdono.


Il peccato è estraneo alla volontà di Dio, tuttavia Egli lo ricicla all’interno del suo disegno.

Quanto esposto è la sintesi a cui mediamente perviene chi abbia la pazienza, la costanza e la volontà di indagare a fondo nel campo della spiritualità cristiana, cioè colui che studi i libri sacri “rivelati” dalla divinità e che faccia propria la saggezza tramandata dagli antenati. Mano a mano che l’uomo “curioso” avanza in questa direzione passa dall’oscurità alla luce del sole. Questa luce gli consente di vedere cose che sono inaccessibili a quelli che giacciono al buio.
Oggi, purtroppo, quelli che annaspano nelle tenebre, sono la larga maggioranza.
Il buio moderno, tuttavia, è rotto da fiammelle , come di candela, sprigionate dalla ragione umana progredita, che fa parlare di epoca dei lumi e vagheggiare una autonomia completa dell’uomo dalle divinità “invisibili e capricciose”.
Complice l’invisibile Maligno che spinge la ragione umana a ritenersi auto-sufficiente, assistiamo alla crescita di una ambiziosa struttura socio-economica in competizione con quella divina: il regno dell’uomo !
Ovviamente, contando sulla sola luce della ragione, gli illuminati/illuministi si condannano a commettere errori grossolani che alla luce della fede risulterebbero subito evidenti.
Se nell’uomo esistesse equilibrio tra corpo e spirito, egli dialogherebbe con Dio (come Adamo nel paradiso terrestre), vivrebbe nella giustizia e nella pace e conoscerebbe la gioia. Ma dal momento che l’uomo è squilibrato a favore della corporeità, si crede un piccolo dio e snobba il suo Creatore.
L’uomo era perfetto ed è decaduto. È inutile che i laicisti insistano a proclamare che la condizione umana attuale è una meravigliosa epopea con finale glorioso. L’uomo è sì grande, ma non autosufficiente: da solo non ce la può fare. Possono forse i rami fare a meno del tronco? Sarebbe una sciocchezza! Cristo si è incarnato proprio per darci una mano ad uscire dai guai! Purché gli uomini gli tendano le loro, per farsi salvare.
Se al regno di Dio togliamo la spiritualità, l’amore e il perdono, rimane il regno dell’uomo fondato sulle regole umane della forza, della furbizia, della persuasione occulta, dell’inganno, della massificazione, della spersonalizzazione, della divisione, della contrapposizione, della vendetta ecc. Rimane cioè l’ombra del regno di Dio; ma è proprio questo il Sistema con cui di fatto ci troviamo a fare i conti.
Abbiamo parlato di rami che hanno la pretesa di stare separati-slegati dal tronco. Passiamoli velocemente in rassegna.

- Ramo sionista . Gli ebrei dispersi in tutto il mondo stanno ancora aspettando l’avvento di un Messia politico che restauri il regno di Davide e di Salomone.
Il Giudaismo crede che l’uomo possa emanciparsi obbedendo alla legge mosaica, cioè che possa salvarsi con le sue forze per mezzo delle opere buone.
L’obiettivo di tutte le sette ebraiche è l’elevazione morale e spirituale dell’umanità e il raggiungimento di un “Ordine Mondiale” guidato da menti superiori (dal popolo eletto) e capeggiato da un Messia Ebreo.

- Ramo massonico
La fratellanza massonica sostiene e difende l’unicità di Dio, rigetta la divinità di Cristo (al pari degli Ebrei), afferma che l’uomo nasce senza peccato e che è in suo potere salvarsi da sé (emanciparsi) senza bisogno dell’opera espiatoria di Gesù Cristo. Usando tutti i nomi (le parole d’ordine) e i rituali dell’Ebraismo, essa è una ricerca della luce affine all’ebraismo, o una sua estensione.
Riunendo gli uomini di tutti gli orizzonti , la Massoneria persegue lo scopo di diventare il centro d’unione e lo strumento per stringere amicizie sincere tra gli uomini di ogni credo spirituale, culturale, politico.
L’obiettivo è noto: l’instaurazione di un Governo Mondiale: riunire in una sola fratellanza gli individui di tutte le nazioni a formare un popolo nuovo, legato da virtù e da scienza.
I massoni si sentono uomini superiori (eletti, illuminati, iniziati) che hanno immaginato la riunione degli spiriti e dei cuori a formare una nazione spirituale. Pur combattendosi tra loro, se le varie fazioni si sottopongono a certi principi, arriveranno a formare la grande opera: edificare la civiltà massonica mondiale. Dalle numerose tesi e dalle altrettante antitesi, nasce la sintesi. Ecco chiarita la filosofia massonica: di due forze non allineate, essa utilizza la risultante . La tri-unità (tesi, antitesi, sintesi) di ogni cosa è il mistero fondamentale dell’iniziazione intellettuale.
Le opposizioni, grazie all’azione disordinata che producono, costituiscono un caos, ma rappresentano la materia sulla quale si esercita l’azione delle organizzazioni iniziatiche con finalità di ordine generale.
Giudicando dall’alto senza pregiudizi e in tutta libertà di spirito, gli eletti ritengono di ottenere la luce dallo scontro dell’affermazione e della negazione.
Le organizzazioni opposte vengono utilizzate come materia prima dagli alti iniziati per farle concorrere alla grande opera. Si afferma cioè che l’ordine nasce magicamente non dal riordino del caos, ma dalla sua composizione, come a dire che dallo scontro di due automobili se ne possa ottenere una terza più evoluta. Quando mai!?
Dopo il disordine (solve) sapientemente provocato sul piano nazionale e internazionale, ottenuto adulando le passioni degli uomini e sviluppando ideologie contrapposte, verrà magicamente l’ordine massonico razionale (coagula).
Per questi illuminati, cercare di salvare il mondo non ha senso, anzi ne vogliono affrettare il crollo per vederlo risorgere più luminoso dalle ceneri come l’utopica fenice.
A me sembrano discorsi da psicopatici, da stregati, da ipnotizzati, da plagiati.

- Ramo imperialista
L’establishment è l’insieme dei detentori del potere economico e politico e dei loro sostenitori, che vigilano sul mantenimento dell’ordine costituito di un paese e occupano un posto di rilievo nella sua vita sociale e culturale. Ebbene, le dirigenze degli Stati Uniti d’America ritengono di essere incaricate dalla provvidenza a governare e dominare il destino dell’umanità. Esse sfruttano a loro vantaggio la politica, l’economia, la finanza, l’esercito, i servizi segreti, il lavaggio del cervello, l’arma mediatica e l’arma democratica secondo la logica che “ il fine da ottenere giustifica i mezzi adottati ”.
Gli imperatori del mondo vogliono super armarsi e costruire basi difensive e di attacco in tutto il mondo per mantenere la supremazia ed instaurare un governo mondiale da essi guidato. In questa ottica, minacciano i leoncelli rampanti (Cina, Russia, Iran, Corea del Nord…). Nessuno deve intralciare i piani Usa di difesa, altrimenti saranno oggetto di aggressioni più o meno mascherate.
La Cina , oramai divenuta la più grande potenza economica della terra, è vista come una minaccia dai guardiani del mondo.
Non deve stupire che gli Usa si intromettano con la violenza negli affari interni di moltissimi paesi rovesciando governi, sovvertendo risultati elettorali, imponendo embarghi … Il loro motto è dividere le società, per controllarle meglio.

- Rami confessionali
Visti i rami laici, tocchiamo i rami religiosi.
Ciascuna fede religiosa si ritiene depositaria della verità e quindi ogni popolo si sente privilegiato dalla divinità (popolo eletto). Ne sono ultra convinti i Cristiani, gli Islamici, i Buddisti, gli Induisti, gli Ebrei; e tra i Cristiani si sentono particolarmente puri i Cattolici progressisti, gli Ortodossi, i Protestanti, gli Anglicani, gli Evangelici, i Mormoni, i Testimoni di Geova ecc.
Le religioni, sono forse ramificazioni fantasiose dell’unica vite divina, e quindi tutte di pari dignità e invitate ad unire i propri ingredienti esclusivi a formare una Torta Arlecchina ?

Purtroppo, non ci siamo: quelle elencate or ora sono tutte strutture orgogliosamente umane che, direttamente o indirettamente, rifiutano l’opera redentrice del Dio fatto uomo. Dietro ciascun ramo autonomista e globalista con programmi ecumenici e di fratellanza universale c’è uno sponsor invisibile: il Soffiatore, e c’è la libera decisione dei singoli individui di snobbare l’imponente disegno di Dio e di fare affidamento sulle capacità dell’uomo. La fede in Dio declina e prevale la fede nell’uomo.
Anche la cattolicità si sta sgretolando. Agenti segreti del Nemico si sono infiltrati ai vertici della Chiesa di Cristo nello stesso modo in cui le concorrenze sleali infiltrano dirigenze doppiogiochiste in certe grandi aziende per portarle allegramente al fallimento.
La tecnica usata dagli spioni consiste nel promuovere interventi espansivi azzardati (troppo ambiziosi), così da mettersi al riparo dalle facili accuse di immobilismo, di chiusura e di anti modernità, e nel contempo destabilizzare le strutture in questione.
Stando così le cose, sul piano individuale è di vitale importanza agganciare stabilmente il proprio tralcio alla vite divina rinunciando nel contempo alle seduzioni del Maligno e contenendo le spinte al peccato provenienti dalla propria natura corrotta. Sul piano collettivo, poi, è necessario astenersi dal collaborare con i rami appena descritti e cercare di far aprire gli occhi alle persone che a torto ritengono di averli aperti.
L’impresa non è per niente facile, perché il regno dell’uomo coincide col regno del Maligno, e perché quest’ultimo, come aspetto, è più affascinante del regno del Benigno. Tuttavia, grazie a Dio, il suo regno, che si direbbe insignificante, è come un fiume carsico: scorre poderoso sotto le ghiaie, in attesa di riaffiorare.

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/905]